Facendo ordine fra vecchi (e nuovi) scatti fatti a Desenzano del Garda e dintorni mi è venuta voglia di metterli a disposizione su Instagram.
Se curioso di vedere qualche fotografia?
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Alcuni mesi fa grazie all’amico Christian ho avuto la possibilità di provare l’emozione di sorvolare il Lago di Garda e fare alcune fotografie dall’alto. Sicuramente per me un nuovo punto di vista per osservare Desenzano del Garda ed altri paesi della costa Veronese e Bresciana del lago.
Il decollo è avvenuto di pomeriggio all’areoporto di Montichiari su un Piper PA-28-160 Cadet I-APCE (io ovviamente in veste di passeggero 😉 ).
Il viaggio è durato circa un’ora toccando Lonato, Desenzano, Rivoltella e Sirmione. Abbiamo proseguito poi per Peschiera, Lazise, Bardolino arrivando poi fino a Garda prima di prendere quota per passare poi alla sponda Lombarda. Abbiamo sorvolato all’altezza del monte Pizzoccolo ammirando poi l’isola del Garda, l’isola dei Conigli e la costa di Manerba del Garda prima di ritornare verso Desenzano per poi riatterrare all’areoporto di Montichiari.
Sicuramente un’esperienza unica !
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Ecco una semplice escursione di montagna molto facile ma da un impatto paesaggistico incredibile. La camminata è adatta a tutti (mappa del sentiero).
Si deve percorrere in auto o in moto (vedi post precedente) la lunga Valle di Daone (TN), si passa par il lago di Boazzo e si raggiunge poi il Lago di Malga Bissina (1.790 m). Qui termina la strada, si paga un piccolo pedaggio e si accede all’ampio parcheggio a disposizione. Scarponi, zaino e via…si parte per questa bellissima passeggiata nel Parco naturale Adamello-Brenta lungo la Val di Fumo risalendo il fiume Chiese.
Il panorama è incredibile con un anfiteatro di cime montuose che fanno da cornice lungo tutto il percorso. L’acqua limpidissima e i verdissimi pascoli completano l’opera.
Il primo tratto è completamente pianeggiante e costeggia tutto il lago Bissina.
Terminata questa prima parte il sentiero sale dolcemente di quota.
Si incontrano numerose rocce e il fondo è umido ed in alcuni tratti c’è la presenza di un po’ fango (sono consigliati quindi scarponcini da trekking) ma certamente nulla di difficile da affrontare.
Il sentiero torna pianeggiante nella parte successiva che porta poi all’arrivo al Rifugio Val di Fumo (1.997 m).
E il panorama è sempre più incantevole…
Il Rifugio Val di Fumo è un rifugio CAI molto carino e ben gestito.
Qui ci aspetta il meritato pranzo ovviamente a base di polenta, funghi (buonissimi e freschi), formaggio fuso e selvaggina.
Il dislivello dell’escursione all’arrivo al Rifugio è di soli 200 m, la lunghezza è poco più di 6 Km e il tempo di percorrenza è di circa un’ora e mezza (camminando spediti si può arrivare in poco più di un’oretta).
Terminato il pranzo c’è la sosta per ammirare le cime innevate che ci troviamo di fronte e poi si riparte per il rientro con un tempo di percorrenza uguale al tratto di andata.
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In quest’estate dal clima impazzito è praticamente quasi impossibile programmare gite sulle due ruote su più giorni senza il rischio di finire sotto la pioggia. Decidiamo quindi di tentare l’impresa e fare un lungo giro in moto, dalle premesse molto impegnativo ma altrettanto bello ed avventuroso, tutto in una sola giornata. Alla fine i chilometri saranno ben 390 con tantissima strada di montagna (clicca sulla mappa per visualizzare il percorso). Si tratta di un mio personale record di percorrenza giornaliera con la mia modesta Yamaha YBR 250.
Partenza alle ore 8.30 da Desenzano del Garda sotto un cielo limpido e sereno ma una temperatura abbastanza rigida visto il temporale notturno. Arrivati a Salò percorriamo la Val Sabbia ed in poco tempo raggiungiamo il Lago d’Idro. Al termine della strada che costeggia il lago svoltiamo a sinistra per Bagolino. La strada sale fino al paese e dopo il centro abitato teniamo la direzione per il Passo Crocedomini (1.892 m). Una volta superata la zona del Gaver la salita si fa sempre più impegnativa e giungiamo verso le ore 10 al rifugio presente sul Crocedomini per una tarda colazione. Cappuccio caldo, brioche e stufa accesa sono il premio per aver affrontato un buon tratto di giro a ritmi sostenuti e aver raggiunto i quasi 10° di temperatura nonostante lo splendido sole.
Temperature sicuramente fuori media per il mese di agosto.
Pronti, via ed affrontiamo la discesa verso Breno (per me inedita) e la Valcamonica. Tratto impegnativo, lungo e tortuoso. In Valle evitiamo buona parte di tangenziale percorrendo la vecchia statale. Arriviamo ad Edolo e proseguiamo in direzione Tonale. Dopo
pochi chilometri sulla sinistra svoltiamo ed iniziamo l’ascesa all’epico Passo del Mortirolo (1.852 m) dove si sono scritte pagine molto importanti della storia del ciclismo. La salita in moto sembra abbastanza tranquilla ma senza tregua.
Alle 12.30 siamo in cima al passo.
Foto di rito con la presenza di molteplici ciclisti e proseguiamo per la discesa verso Grosio e qui ci accorgiamo che la strada è veramente molto pendente e molto difficoltosa e realizziamo che si tratta di questo versante settentrionale quello della salita del percorso delle storiche tappe ciclistiche. Sconfiniamo in provincia di Sondrio e scesi in valle puntiamo Tirano e successivamente saliamo verso il Passo dell’Aprica (1.181 m) per la sosta pranzo delle ore 13.30 lasciandoci così alle spalle ben 195 km percorsi. Optiamo per il Ristorante Caveja e si avvicina così il tanto atteso incontro con i Pizzoccheri dopo qualche anno di astinenza 😉 .
Il pranzo è rigorosamente a base di prodotti della Valtellina: antipasto con Bresaola carpacciata, come primo un’abbondante piatto di Pizzoccheri e per digerire un sorprendente sorbetto al Braulio (amaro locale a base di erbe alpine). Ambiente carino e caratteristico, personale molto cordiale e simpatico e prezzo nella media.
Verso le ore 15 rimontiamo in sella per il viaggio di rientro riscendendo ad Edolo. Poco dopo Malonno svoltiamo a destra ed arriviamo ad un altro momento clou del giro, la salita al Passo del Vivione (1.828 m). Il cielo si annuvola leggermente ma il tempo regge. Dopo qualche chilometro raggiungiamo il centro di Paisco dove mi tornano in mente ricordi di infanzia passati in quelle zone (a Loveno). La strada successivamente è sicuramente molto caratteristica, selvaggia, a tratti stretta ed impervia e si è avvolti nella vegetazione che piano piano scompare a causa dell’altitudine. Dopo la lunga salita arriviamo sul Passo del Vivione intorno alle ore 16.
Breve sosta e via per la discesa verso Schilpario, anche questa molto tortuosa ma ricca di soddisfazioni. Percorriamo l’ennesima valle prima di risalire sull’ultimo passo in programma, il Passo della Presolana (1.297 m). che affrontiamo senza particolari problemi.
La stanchezza comincia a farsi sentire e quindi ci ritagliamo la pausa merenda alle ore 17 proprio in cima al passo. La parte di montagna del giro è praticamente terminata. Ora puntiamo il Lago d’Iseo passando per Clusone ed iniziando verso le ore 18 la sponda bergamasca da Lovere. Devo essere sincero, per me si è trattato della prima volta che percorrevo quel versante di lago e la parte rocciosa iniziale mi è piaciuta molto.
La giornata è serena ed i colori a quell’ora sono stupendi. Terminato il Lago tocchiamo Sarnico e Iseo prima di immetterci in tangenziale per l’arrivo a Desenzano del Garda. Tagliamo il traguardo alle ore 19.30 di questa faticosa tappa alpina, occhio finale sul contachilometri che segna ben 390 Km percorsi (195 Km di andata e 195 km di ritorno, una coincidenza incredibile ed ovviamente non calcolata 😉 ). Gambe, braccia, schiena e fondoschiena abbastanza provati ma grande soddisfazione per questo meraviglioso giro in una giornata dove il tempo ci ha regalato sole con panorami e colori emozionanti. Consigliatissimo!
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Navigando in rete scopro una bella novità sul sito della Società Solferino e San Martino d/B. Una nuova webcam posizionata in cima alla torre di San Martino della Battaglia. Le imagini si aggiornano ogni 5 minuti.
Sicuramente un’altra ottima prospettiva per ammirare il Lago di Garda e avere in tempo reale aggiornamenti meteo di questa, meteorologicamente parlando, pazza estate 😉
Clicca sull’immagine per ingrandirla
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Tempo d’estate e tempo di gite fuori porta ed il Lago di Garda è una garanzia. Per chi volesse unire un giro in moto con una facile escursione di montagna (con pranzo in tipico rifugio alpino 😉 ) ecco un’idea: l’ascesa sul Monte Altissimo dal versante di Nago (TN).
Personalmente è stata una bella scoperta. Parto con la moto da Desenzano del Garda alle ore 8.30 e percorro tutta la sponda veronese del lago di Garda arrivando fino a Torbole. Seguo poi a destra per Nago. Percorsi pochissimi chilometri c’è da svoltare a destra per una piccola via che indica “Monte Baldo”. A questo punto si procede sempre dritto e si inizia a salire per una strada molto suggestiva, immersa nella natura ed abbastanza tortuosa lunga ben 13,5 chilometri che porta all’inizio del sentiero per la cima del Monte Altissimo (2.078m). Terminati i 13 km circa si raggiunge località Prati di Nago (quota 1.570m) dove la strada finisce e si può facilmente parcheggiare (vedi il parcheggio e la fine della strada). Scarponi ai piedi e zaino in spalla e si parte.
Si può scegliere di attaccare la salita dal sentiero che parte sulla sinistra all’inizio del parcheggio, sicuramente più impegnativo ma si guadagnano circa 15-20 minuti di cammino, oppure seguire una via più dolce percorrendo la larga strada sterrata che inizia in fondo al parcheggio. Opto per la prima ipotesi e proseguo fino alla sommità del Monte di Nago.
Il sentiero attraversa poi una zona abbastanza pianeggiante e molto verde che porta ai piedi del Monte Altissimo.
A questo punto la strada torna a salire e si spalanca una vista sul Lago di Garda sempre più ampia e sempre più bella.
Quest’ultimo tratto dell’escursione che porta in cima al monte Altissimo è abbastanza impegnativo su terreno prevalentemente roccioso.
Arrivati sulla vetta ci sono ancora alcune macchie di neve, c’è una piccola chiesetta ma soprattutto numerosissime trincee di guerra e molti punti di osservazione.
Peccato per la giornata poco limpida, lassù è sicuramente uno dei più bei punti panoramici sul Lago di Garda e sulle vallate circostanti. Il tempo di percorrenza totale dal parcheggio è stato di circa un’ora e mezza.
Si raggiunge in pochissimi minuti il bellissimo e molto ospitale rifugio Altissimo Damiano Chiesa per il ristoro di rito a base di polenta, formaggio e selvaggina chiudendo poi con grappe e liquori fatti in casa dal gestore (specialità da provare assolutamente e consiglio quello a base di sambuco).
Inizio poi la discesa ritornando verso il parcheggio seguendo lo stesso tragitto percorso durante l’andata per poi rientrare a Desenzano del Garda dalla sponda bresciana del lago. Tutto molto bello e sicuramente da ripetere.
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Che spettacolo !
Ecco qua alcuni scatti che ho fatto dalla cima innevata del Monte Baldo.
Si possono vedere le cime colme di neve che fanno da cornice ad un meraviglioso Lago di Garda in splendido pomeriggio di sole di fine gennaio.
La galleria fotografica completa (39 fotografie)
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Ecco il calendario degli spettacoli pirotecnici che si svolgeranno nei mesi di luglio, agosto e settembre 2012 nella zona del Lago di Garda durante le varie feste e manifestazioni locali.
LUGLIO 2012
AGOSTO 2012
SETTEMBRE 2012
Il calendario al momento potrebbe non essere completo (anche gli orari indicati potrebbero subire variazioni). Sono per ora inseriti gli spettacoli confermati. Chiunque abbia ulteriori informazioni, ulteriori indicazioni o segnalazioni di imprecisioni o mancanze me lo segnali pure.
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Nel mese di settembre 2011 sono tornato a farmi un giro nella splendida Val di Genova (TN). Valle che trovo sempre molto bella e caratteristica. Essa si trova fra Pinzolo e Madonna di Campiglio e vi si accede dalla località di Carisolo. Da qui parte una strada che diventa poi a traffico limitato e soggetta a pedaggio, che può essere percorsa solo in determinate fascie orarie. E’ possibile comunque sfruttare i bus navetta (attenzione eventualmente agli orari delle ultime corse giornaliere). La strada che passa lungo la valle è molto lunga e arriva fino a Malga Bedole (1584 m) per un totale di 17 Km (vedi cartina).
Questa zona, che è Parco Naturale (Parco Adamello-Brenta), rappresenta un paradiso per gli escursionisti e da questa valle partono numerosissimi sentieri di ogni grado, lunghezza e difficoltà.
Durante questa giornata sono arrivato in auto fino a Ponte Maria (1164 m) percorrendo 8,5 Km dei 17 totali (esattamente a metà del percorso stradale). A questo punto ho proseguito la strada con il pullman messo a disposizione dal Parco fino a Malga Bedole. Era già ora di pranzo e mi sono fermato presso l’accogliente Rifugio Adamello Collini (al Bedole), presente a soli dieci minuti di cammino dalla fermata di arrivo, degustando tipici piatti trentini (immancabili i canederli e la polenta con funghi misti 😉 ).
A questo punto il dubbio…fare il bis del sentiero dei 90 tornanti (sentiero n.212) che porta al Rifugio Mandrone (2449 m) che ho percorso l’anno precedente; oppure affrontare il sentiero delle cascate, un giro panoramico e molto tranquillo (200 metri circa di dislivello), che parte anch’esso proprio dalla zona di Malga Bedole. Visto ormai l’orario proibitivo, decido per questa seconda idea. Il percorso è lungo ma non presenta nessuna difficoltà particolare ed è adatto a tutti. Si snoda nella valle, fra i boschi sottostanti e costeggiando il fiume Sarca di Genova (che si immette poi nel fiume Sarca in zona Pinzolo). Il fiume è sempre ricco di acqua e caratterizzato da corrente molto forte e il suo “rumore” è quasi assordante e ti accompagna per quasi tutto il cammino.
Prende il nome di sentiero delle cascate perchè permette di raggiungere e vedere alcune bellissime cascate che si immettono nel fiume. Con le dovute pause e a passo turistico (con momenti per apprezzare il panorama e fare qualche foto e video) in circa tre orette si arriva a Ponte Maria (luogo dove avevo lasciato l’auto) dove termina la mia personale passeggiata. Il sentiero volendo procede poi oltre, fino a Carisolo, raggiungendo le famose cascate Nardis. Sicuramente una camminata rilassante e immersa nella natura.
Di seguito ecco un video che ho realizzato durante questa escursione (in coda ci sono anche le immagini delle Cascate Nardis):
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Dopo il bellissimo giro in moto di due giorni in Alto Adige della scorsa estate ecco il bis. Anche per l’estate 2011 ecco un altro meraviglioso giro fatto sulle due ruote che grazie al tempo sereno e allo splendido sole è stato veramente superlativo con una visione a 360° della zona del Sella e di altri numerosi passi affrontati nella zona Dolomitica.
Il percorso è stato di 700 km circa suddiviso in due giornate (10-11 agosto 2011) con tappa per il pernottamento nel paese di Siusi (BZ).
Ecco il giro nel dettaglio.
Partenza da Desenzano del Garda alle ore 7 percorrendo la Val D’Adige (passando da Affi) evitando l’autostrada e percorrendo la strada “normale” sul lato sinistro della Brennero (che risulta leggermente più assolato della strada statale presente sul lato destro). Nei pressi di Rovereto abbiamo svoltato per la salita verso la Folgaria per ridiscendere poi al Lago di Caldonazzo. Percorriamo un tratto di Valsugana fino a Borgo Valsugana per affrontare l’epico Passo Manghen (2.047 m) che lo si raggiunge grazie a una strada molto lunga e impegnativa (circa 27 Km) ma molto bella da percorrere.
Una volta scollinato, la discesa verso Cavalese all’interno di un fitto bosco, è molto piacevole. Raggiunto Cavalese si prosegue per la Val di Fiemme per pochi chilometri per svoltare a sinistra per una nuova risalita. E’ la volta del Passo di Lavazè (1.805 m) dove sostiamo per il pranzo alla Malga Daiano.
Riprendiamo il cammino andando verso la Val D’Ega e Nova Levante per arrivare al bellissimo lago di Carezza.
Poco prima del Passo di Costalunga si devia per Tires (con una visione sulla destra del gruppo del Catinaccio) per una splendida strada che porta fino alla zona di Fiè. Una puntatina al Lago di Fiè prima di fermarsi a Siusi per la notte. La cena decidiamo di farla al bellissimo e caratteristico Rifugio Tirler sull’Alpe di Siusi nella zona di Saltria (la strada per arrivare in cima all’Alpe è chiusa al traffico dalle 10 alle ore 17) affrontando un inedito e insolito giro in moto in notturna sull’Alpe di Siusi sotto un cielo limpidissimo e una temperatura intorno agli 8°. La mattina seguente si riparte per la seconda parte del giro.
Da Siusi si sale al Passo Pinei per scendere poi verso Ortisei e la Val Gardena. Arrivati a Selva seguiamo per il Passo Sella per iniziale il giro dei 4 passi (in senso antiorario).
Superato il primo passo arriviamo al Passo Pordoi e poi al Passo di Campolongo. Non chiudiamo il giro andando verso Passo Gardena ma puntiamo verso Corvara e la Val Badia per svoltare poi verso San Cassiano giungendo poi ad altri due meravigliosi passi: il Passo di Valparola e il Passo Falzarego.
Al bivio per Cortina prendiamo per il Passo Pordoi per ridiscendere e raggiungere la strada che porta verso la Marmolada. Da qui parte la salita verso il Passo Fedaia e l’omonimo lago, un vero paradiso alpino con la Marmolada innevata a fare da cornice.
Tappa per il pranzo e discesa verso Canazei percorrendo tutta la Val di Fassa e la Val di Fiemme fino a Cavalese per rientrare verso Trento passando dalla Val di Cembra. A questo punto rientriamo a Desenzano del Garda per la stessa strada fatta il primo giorno.
Un giro sicuramente lungo ma ricco di soddisfazioni con i passaggi nei più belli e famosi passi dolomitici.
Ecco un piccolo album fotografico di alcuni passaggi (39 fotografie).
Di seguito le mappe dettagliate dei percorsi dei due giorni.
Il primo giorno da Desenzano del Garda all’Alpe di Siusi
Il secondo giorno dall’Alpe di Siusi a Desenzano del Garda
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Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di fare una bellissima escursione in montagna. Si tratta del sentiero denominato e conosciuto con il nome di strada delle 52 gallerie.
La zona è quella del Monte Pasubio (a cavallo fra la zona di Trento e di Vicenza sulle Piccole Dolomiti – Alto Vicentino) e da Desenzano d/G si raggiunge in circa due ore di auto. Ecco le indicazioni per arrivare alla partenza sel sentiero (clicca sulla cartina per ingrandirla). Uscire dall’autostrada del Brennero a Rovereto sud, seguire per Marco e attraversare il centro di Rovereto. Svoltare poi a destra seguendo le indicazioni per la Valarsa. La strada prosegue in salita per un po’ di chilometri. Attraversare Anghebeni, raggiungere il Pian delle Fugazze e dopo 3 Km svoltare per il passo Xomo, proseguire per un paio di chilometri fino a raggiungere la bocchetta Campiglia (m.1216) dove si può parcheggiare l’auto (è possibile arrivare anche da Schio ma la durata del tragitto è quasi uguale e meno paesaggistica).
Da qui parte il meraviglioso sentiero che porta al rifugio Gen. A.Papa (m.1929). La strada delle 52 gallerie è lunga 6,3 Km con un dislivello di quasi 800 metri. Durante il tragitto si attraversano le 52 gallerie scavate nella roccia dalla 33° compagnia minatori del quinto reggimento del genio tra marzo e dicembre del 1917 durante la prima guerra mondiale.
Le gallerie hanno lunghezze diverse e coprono complessivamente 2,3 Km di sentiero (la più lunga è la numero 19 con ben 318 metri).
Il sentiero è molto largo e si percorre con facilità anche nei lunghi punti esposti che tocca il sentiero. E’ indispensabile dotarsi di torcia elettrica (meglio una lampada frontale) in quanto numerose gallerie sono molto buie ed è quasi impossibile percorrerle senza luce.
Il percorso è molto paesaggistico e avventuroso e nell’attraversare le gallerie si respira un clima quasi fiabesco visti i riflessi e i giochi di luce che si possono osservare dall’interno dei cunicoli.
Il sentiero si percorre tranquillamente in circa 3 ore con le dovute soste per ammirare le bellezze della strada e dell’ingegneria militare nel realizzarla (sono presenti pannelli descrittivi delle 52 gallerie). Si arriva al rifugio Gen. A.Papa dove è possibile pranzare prima della ridiscesa che va affrontata con attenzione impiegando praticamente lo stesso tempo della salita.
Sentiero consigliatissimo e alla portata di tutti.
Ecco un video che ho realizzato che fa vivere e apprezzare al meglio la strada delle 52 gallerie. Buona visione…
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Come per gli scorsi anni sono riuscito a recuperare il calendario degli spettacoli pirotecnici che si svolgeranno nell’estate 2011 sulle sponde del Lago di Garda durante le varie feste e manifestazioni locali.
Quest’estate c’è una grossa novità. Nella serata di sabato 13 agosto 2011 il Lago di Garda potrebbe entrare nel Guinness World Record. E’ previsto uno spettacolo di fuochi d’artificio (verso mezzanotte) in contemporanea in tutti i paesi del Lago di Garda cercando di realizzare così il più grande festival pirotecnico d’Italia. La serata è chiamata “La Grande Notte delle Stelle” e sono in programma eventi nei vari paesi a partire dalle ore 18 (spazio enogastronomico, attrazioni musicali e balli in piazza).
Il calendario al momento potrebbe non essere completo (anche l’orario è indicativo e potrebbe subire variazioni). Sono per ora inseriti gli spettacoli confermati. Chiunque abbia ulteriori informazioni, ulteriori indicazioni o segnalazioni di imprecisioni o mancanze me lo segnali pure.
Ecco il calendario degli spettacoli pirotecnici:
GIUGNO 2011
LUGLIO 2011
AGOSTO 2011
SETTEMBRE 2011
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Anche quest’anno ho avuto il piacere di seguire la 1000 Miglia da vicino.
Ecco un po’ di fotografie che ho fatto durante il consueto rito della punzonatura in Piazza Loggia a Brescia nella giornata di giovedì 12 maggio 2011.
Ogni anno è sempre affascinante e unico il clima che si respira.
Tantissimi come sempre gli addetti ai lavori, le televisioni, i fotografi e gli appassionati da tutto il mondo.
Il servizio fotografico completo (53 fotografie)
Il servizio fotografico completo in slideshow (53 fotografie)
Quest’anno la madrina della 1000 Miglia è stata Madalina Ghenea, modella rumena classe 1988 conosciuta per alcuni spot televisivi e la partecipazione a varie trasmissioni tv.
Niente da dire sul fascino e sulla bellezza della ragazza ma mi permetto di fare un piccolo appunto all’organizzazione. La corsa è un evento tutto italiano e avrei personalmente optato per una madrina “made in Italy” oltretutto nell’edizione che cade nel 150° anniversario dell’unità nazionale. Il tricolore e l’italianità sono stati infatti simboli che hanno caratterizzato tutto il percorso lungo le vie del nostro paese.
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Si rinnova anche per il 2011 l’appuntamento con l’Handbike a Desenzano del Garda. Domenica 8 maggio 2011 si è svolta a la seconda tappa del Giro d’Italia di Handbike 2011.
Numeri da record con circa 150 concorrenti e tantissimo pubblico ai bordi del circuito di 6,6 Km da percorrere più volte per un totale di 33 km.
Perfetta come al solito l’organizzazione e manifestazione sportiva ben riuscita.
Vai alla locandina della manifestazione.
Ecco il servizio fotografico che sono riuscito a realizzare durante la competizione.
Il servizio fotografico completo (70 fotografie)
Il servizio fotografico completo in slideshow (70 fotografie)
Clicca sulle fotografie per ingrandirle
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Di seguito ecco alcuni video che ho girato all’interno della 1000 Miglia 2011.
Si tratta di un primo esperimento che comunque permette di vivere qualche istante della corsa vedendo alcuni passaggi caratteristici, l’affetto della gente a bordo strada e l’elevata velocità raggiunta dalle auto d’epoca che anche al giorno d’oggi si difendono alla grande dalle più moderne auto.
Video di giovedì 12 maggio 2011.
Partenza dal centro di Brescia, Desenzano del Garda e Rivoltella
Video di venerdì 13 maggio 2011.
Passaggio da Savignano sul Rubicone, San Marino, tratti appenninici e pranzo a San Sepolcro
Video di sabato 14 maggio 2011
Passaggio da Radicofani, Siena, Firenze e Passo della Futa
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Stasera partenza !
Al via la mia personale quarta 1000 Miglia in qualità di fotografo con l’equipaggio del quotidiano Bresciaoggi.
Si ripete per me l’emozione di attraversare gli angoli e i posti più affascinanti del nostro stivale all’interno della bellissima e suggestiva carovana di auto d’epoca partecipanti alla corsa.
Ecco un piccolo esperimento fatto stamattina in Piazza Loggia durante la punzonatura con la videocamera Go Pro
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Era il 25 marzo 2007 quando decisi di avviare questo “esperimento” chiamato blog. Sono passati ben quattro anni da allora…e come direbbe qualcuno…
Eh…già…
Io sono ancora qua 😉
Vai al video ufficiale della canzone di Vasco.
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C’era una volta il Gruppo Ander, un gruppo musicale composto da una dozzina di giovani residenti nel centro storico di Desenzano del Garda che si divertiva trovandosi a cantare, suonare e musicare la nostra città.
Ho utilizzato il c’era una volta perchè il gruppo ora non è più in attività, inoltre lo stile ricorda quello del canto popolare e poi idee culturali e artistiche legate alla propria terra sono sempre più rare visto il cambiamento dei tempi.
Ho fatto questa piacevole scoperta in questi giorni e grazie a Giorgio Tommasi (componente storico del gruppo) sono riuscito a ricostruire un po’ di storia.
Il gruppo nasce nel 1977 ed è rimasto in piena attività per una decina di anni. Successivamente si è abbandonato il progetto per riprenderlo moltissimi anni dopo e proprio di recente. Più precisamente il gruppo si è ritrovato agli inizi del 2008 con l’allestimento di uno spettacolo in dialetto bresciano (rappresentato più volte durante l’anno) realizzato in collaborazione con la famiglia artistica desenzanese. Nel 2009, a conclusione definitiva del sodalizio, il Gruppo Ander ha riportato su CD il meglio del suo repertorio.
Nel 1977 i componenti del gruppo Ander avevano dai 28 anni in su e oltre alla loro voce utilizzavano come accompagnamento sonoro soltanto chitarre acustiche e bonghi.
Inizialmente il genere delle canzoni era molto vario, poi la canzone popolare italiana aveva avuto un ruolo importante nel gruppo (vedi Milano, Roma e Napoli). Infine negli ultimi anni si è seguito il filone dialettale producendo anche due canzoni della nostra città.
Non disponendo di una sede fissa il Gruppo Ander, nel giro di dieci anni, ha dovuto cambiare ben sei punti di ritrovo per le proprie prove settimanali. Tra queste ricordiamo la prima sede storica del “Circolino” di Via Gramsci a Desenzano, l’ex Comune di Rivoltella (per un breve periodo) e per ultimo, in ordine di tempo, una stanza vicino alla Canonica del Duommo di Desenzano in condominio con il Coro di S.Maria Maddalena che ancora opera.
Il gruppo Ander aveva poi un’intensa attività artistica con esibizioni in vari locali e teatri della zona anche con finalità benefiche e sociali. Si ricordano esibizioni alle carceri di Brescia, nell’ex manicomio di Castiglione d/S e varie rappresentazioni alla casa di riposo di Via Vittorio Veneto a Desenzano d/G.
Sono riuscito a recuperare una traccia audio di una delle loro canzoni.
Si tratta di “A Desensà“.
Buon ascolto (clicca sul play per l’avvio)
Sicuramente un pezzo di storia di Desenzano del Garda che andrebbe in qualche modo rivalutato e riscoperto.
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A fine novembre del 2010, con l’arrivo del grande freddo, sono arrivate abbondanti nevicate anche a quote basse nella zona del Lago di Garda.
Mi ha sempre affascinato il contrasto fra le acque del lago e le montagne innevate all’orizzonte.
Ecco qualche fotografia che ho scattato da Desenzano del Garda in quei giorni, verso l’ora del tramonto.
Clicca sulle fotografie per ingrandirle.
Il servizio fotografico completo (14 fotografie)
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Se vi lamentate delle porzioni ristrette e magari sovrapagate che vi vengono servite in certi ristoranti potete rifarvi al Ristorante Pizzeria La Costa Azzurra (ovviamente non voglio togliere nulla all’impagabile qualità di certi piatti d’alta cucina gustati in ambienti ben più ricercati).
Il locale si trova in Via Quinzano 27 a Flero (Brescia) nei pressi della tangenziale ovest e della zona industriale di Brescia.
L’ambiente è molto spartano e alla buona e la gestione è tipica napoletana.
Dal menù si possono ordinare pizze oppure piatti a base di pesce. Personalmente consiglio di restare sui primi piatti che sono la specialità del posto. Incredibilmente abbondanti e vengono serviti addirittura sul piatto della pizza. Porzioni così generose diffcilmente le si trovano nei ristoranti accompagnate pure da un prezzo molto contenuto (6-7 euro di media).
Personalmente ho ordinato un risotto ai frutti di mare che ho diviso a metà con un’altra persona e che poi abbiamo fatto fatica a finire.
Anche i secondi piatti sono molto abbondanti e a prezzi molto ristretti.
Consigliato per una cena fra amici. Da evitare magari come cornice ad una cenetta romantica in dolce compagnia. 😉
Meglio prenotare visto che nel fine settimana è sempre molto pieno.
Il locale è chiuso il lunedì ed è aperto anche a pranzo.
Ristorante Pizzeria La Costa Azzurra
Via Quinzano 27 – 25030 Flero (Brescia) – Tel. 030.2680614
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Da poco sono venuto a conoscenza dell’esistenza di una piccola e fantastica telecamera indossabile che produce video in alta definizione. Si tratta della GoPro. Trovate tutte le informazioni e i dettagli sul sito ufficiale e sul sito italiano (dove sono presenti anche video di esempio veramente incredibili).
Le sue dimensioni sono piccolissime (42 mm x 60 mm x 30 mm) come pure il suo peso 167 grammi (incluso batteria e case) e tramite gli accessori che vengono dati in dotazione (supporti, ventose, fasce elastiche) è possibile fissarla sul proprio corpo o su altri mezzi o attrezzature sportive. La qualità massima del video è di 1920×1080 pixel (16:9) con 30 fps con un’ottica molto luminosa (apertura 2.8) e grandangolare (170° in WVGA, 720p, o in 960p oppure 127° in 1080p.). La batteria permette una registrazione di circa 2 ore e mezza e tramite il suo involucro è resa impermeabile fino a 60 m. E’ possibile scattare anche fotografie e durante le registrazioni video viene catturato anche l’audio.
Le telecamera è a disposizione in versione HD (circa 200 euro) e in versione Full HD (circa 300 euro) ed è fornita con tutti gli accessori del caso. Un piccolo gioiello, dal prezzo contenuto, che permette di realizzare immagini d’impatto e uniche oltre che di grande qualità.
La GoPro (versione HD) l’ho provata recentemente in montagna durante una sciata in compagnia. Ecco il video realizzato grazie poi anche al montaggio di Daniel Modina.
Veramente spettacolare. Considerando che Youtube introduce perdita di qualità il risultato è veramente sorprendente. Ottima è la gestione del controluce, la luminosità e la ripresa in condizioni di ombra.
Consigliata a chi ama il mondo dell’immagine e vuole realizzare video legati al mondo dello sport e non solo.
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